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  • Immagine del redattoreClelia Conti

Dalla finestra un orizzonte

Aggiornamento: 2 nov 2021

Un orizzonte incorniciato da una finestra. Può essere quella di casa, come qualcosa di più particolare. L'importante è che ci faccia sognare.

 
Scusate se disturbo un po' l'orizzonte della bella Milano Foto dalle grandi finestre panoramiche del Palazzo Lombardia, quando ancora si poteva viaggiare e io avevo i capelli lunghi fino a metà schiena, con metà testa rasata
 
La prima foto a dare fiducia e concretezza dei giorni a venire, basti pensare che quando questa cupola fu costruita imperversava a Firenze e in tutta l'Europa la pandemia della peste.( Cupola del Brunelleschi – Santa Maria del Fiore Firenze) La seconda a sottolineare come la vita sia una lunghissima strada colma di storia e cultura, di ricordi e di sapienza che non può mai essere scalfita. (Pavimento del duomo di Siena) E la terza infine a sottolineare di confidare sempre e poi sempre sul luccicare della speranza. (Basilica di San Pietro – Città del Vaticano)
 
Il volo verticale È l’adrenalina che fa vibrare le porte dell’hangar e il cuore.
 
Finestra sul cortile Uno sguardo all'esterno ogni giorno ferma a godere il tempo immobile che rassomiglia un poco alla mia anima. Un fermo immagine una stasi che risuona in me come sibilo d'archi duetto d'amore con la natura. E il pensiero cheto nella quiete corre vola a quando di nuovo le rondini annunzieranno primavera.

(poesia di Marilena Viola)

 
Stamattina...da casa mia...
 
Via Carlo Imbonati, casa mia, un classico paesaggio di Milano in inverno, dalla finestra della cameretta delle mie figlie, uno sguardo sulla via Bernardino De Conti, sulla destra il cortile dell'edificio scolastico, con materne ed elementari, che frequentarono le mie bambine
 
Ti affacci e vedi ancora più a fuoco La magia di Matera
 
Anche la luna ama il mare, vi si specchia e si lascia accarezzare dalle sue onde
 
Le vedete quelle finestre illuminate della casa in fondo?... Quando sono venuta ad abitare in questo nuovo quartiere era la sola casa abitata oltre la mia. Quelle finestre sconosciute mi facevano compagnia, al crepuscolo, alleviando la maliconia dell'ora. Ancora oggi, che il quartiere è cresciuto, osservarle mi procura sempre un fiotto di gioiosa gratitudine.
 
Dalle mie finestre non si vedono tramonti, ma albe, se sono sveglia. E quando sorge il sole, in una successione di colori e di luce, si intravede appena sulla sinistra, in prospettiva, a fianco di una cisterna a fungo, una collina, dove c’è un paese isolato, Osilo, il paese della mia nonna materna, dove, in un anno dell’Ottocento che non so, era approdata una napoletana con gli occhi azzurri, non so perché, che aveva sposato un impresario edile e insieme avevano avuto quattro figli, la seconda dei quali era la mia nonna Peppina, nel 1874. I miei bisnonni erano morti alla distanza di poco più di un mese: lui d’infarto e lei a seguito di un incredibile incidente. I quattro figli, disperati, avevano lasciato il paese, per venire a Sassari, accolti e regolarmente adottati dallo zio paterno e da sua moglie, che li avevano amati come figli loro e avevano amato anche i nipoti che quei figli in seguito avrebbero portato al mondo: due dei quattro, perché i due minori erano morti giovanissimi. Allora capitava. Ho ascoltato queste storie da mia nonna e ancora me ne faccio depositaria, portandone il ricordo e convinta di avere ancora un compito a questo proposito...
 
Amo molto viaggiare e osservare fuori dal finestrino, che sia una stanza di albergo, o un aereo oppure un treno. Mi incanta immaginare di essere al sicuro dietro una finestra e poter osservare l'immensità di un cielo, di una tempesta o la vita in essere.
 
E' primavera e mi prende un bisogno di leggerezza e di pesanti passioni e un sentimento indefinibile al tramonto dalla finestra guardo il mondo e mi viene voglia di tuffarmi lì dentro ... e mi viene voglia di non lasciarlo mai...

(Luca Carboni)

 
Il mondo e la luna dalla mia finestra durante il lockdown della scorsa primavera
 
Da un letto disfatto la luna illumina l’oceano Indiano!
 
La libertà è uno scorcio rassicurante dal proprio nido, in un giorno soleggiato.
 
 
Venzone FVG.
 
Sera neve sole dal condominio di Borgo Panigale verso destra il Cimone verso sinistra San Luca sotto le strade i passanti e gli altri palazzi

(Poesia di Miriam Bruni)

 
 
Dalla mia finestra entra il sole, un sole primaverile che mette buon umore...
 
 
Dalla finestra, posto questa foto scattata nei primi giorni di gennaio 2021. Un ambiente rustico, dove vai per lavoro e salendo qualche gradino, arrivi nella stanza illuminata dalla finestra e ti affacci al nuovo anno.
 
 
Date a un prigioniero un pezzo di cielo e vi coltiverà la speranza
 
San Luca sulla collina di fronte (luogo che a Bologna tutti amiamo)
 
ESERCIZI Guardare la primavera esplodere da dietro un vetro è esercizio di pazienza. Guardare i fiori sbocciare da dietro un vetro è esercizio di bellezza.

(poesia di Maria Cristina Sferra)

 
Tutti dovremmo avere una finestra vista mare.

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